Influenza di stagione o covid? Come riconoscere le nuove varianti Cerberus e Gryphon

Eravamo rimasti ad Omicron 5 ma anche alla consapevolezza che il Covid 19 per sua natura è un virus estremamente mutevole ed in grado di generare varianti quasi infinite. Le ultime, giunte quasi in concomitanza con la classica influenza di stagione, portano i nomi di Cerberus e Griphon.

E' chiaro che, proprio in virtù di questa simultanea presenza, sorge spontaneo l'interrogativo se i sintomi del malessere appartengano all'una o all'altra causa. Sappiate che distingure i due mali è possibile ma occorre saper leggere i dettagli.

Cominciamo con il conoscere meglio queste due varianti della Sars Cov 2 i cui nomi tecnici sono BQ.1, per Cerberus (già arrivata al 30,7% dei campioni sequenziati e alla metà dei contagi negli USA), e XBB per Griphon con un'incidenza ancora bassa e pari al 3% dei campioni sequenziati.

Per l'OMS, che insieme all' ISS consiglia di monitorare costantemente l'evoluzione del fenomeno, Gryphon è la variante più immunoevasiva in cui ci si è imbattuti fino ad ora.

Ma come possiamo riconoscere i sintomi di queste due nuove varianti e, soprattutto, come possiamo distinguerle dall' influenza stagionale?
Ci è venuto in soccorso il noto virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi di Milano, secondo il quale Cerberus si “manifesta nelle alte vie respiratorie con sintomi simili a quelli dell’influenza quali raffreddore, tosse stizzosa (ovvero quella secca, insistente e più fastidiosa) e mal di gola. E' altresì consigliabile monitorare la temperatura corporea anche una con febbre non elevata sotto i 38 gradi”.
Nel qual caso è consigliabile sottoporsi ad un tampone (ovvero un TEST RAPIDO COVID DA TAMPONE NASOFARINGEO - OROFARINGEO).

Pregliasco sottolinea anche che non è ammissibile paragonare le nuove varianti ad un semplice raffreddore!
I sintomi del covid non sono più gli stessi, ormai, cioè la perdita dell'olfatto e del gusto, la sensazione di vertigini o il dolore alle orecchie, ecco perché è facile confonderlo con un'influenza sbagliando quindi diagnosi.